Laboratori Didattici

Il Museo ai Borghi rappresenta un viaggio tra storia e memoria, natura e tecnologia, attività e tradizioni legate alla nostra terra; un percorso ricostruito fedelmente attraverso oggetti, attrezzi, utensili, ambienti e macchinari presenti in una civiltà, quella contadina, spesso dimenticata o comunque sempre meno conosciuta soprattutto dai più giovani.

Oltre alla visita guidata del museo, con i laboratori gli alunni potranno fare esperienza diretta rispetto ad attività legate indissolubilmente alla vita e alle tradizione di una famiglia contadina dei secoli passati.

“La Farina e il Pane”

Il pane un elemento che insieme al vino ha accompagnato la storia dell’umanità fin dall’inizio,riveste un ruolo fondamentale  nell’alimentazione dell’uomo.

La farina e il pane, due elementi che hanno derivano che hanno la stessa origine: il grano. Il chicco di grano, un piccolo prodotto della natura dal grande valore per l’uomo.

Con l’odierna produzione industriale abbiamo spesso dimenticato le vere origini di questi prodotti che vorremmo qui far riscoprire ai nostri bambini e ai nostri ragazzi.

Il Progetto Didattico

Il laboratorio vuole stimolare i bambini alla scoperta delle principali coltivazioni fino a esaminare con attenzione il loro prodotto: dal chicco di grano alla farina e dalla farina al pane.

In questo itinerario svilupperanno la loro capacità di manipolazione nel macinare i chicchi di grano con
un’antichissima macina di pietra e impastando gli ingredienti necessari per produrre il pane.

I nostri bambini e ragazzi alla fine del laboratorio porteranno a casa il loro panetto di pasta.

 

“Storie e stornelli di un tempo”

Attraverso i racconti e gli stornelli dei nonni e dei bisnonni, si sono tramandate oralmente di generazione in generazione usanze, costumi e cultura.

Quella orale è una delle principali fonti che hanno permesso la conoscenza della storia semplice delle nostre origini locali.

Il Progetto Didattico

Attraverso il racconto di un nonno di oggi che ha ascoltato lo stesso racconto dai suoi nonni di “ieri”
i bambini e ragazzi saranno  sollecitati nell’attenzione, alla partecipazione e all’ascolto, prendendo familiarità anche con il dialetto o con vocaboli poco  consueti o ormai in disuso, nonché con contenuti di un vissuto familiare che appartengono ad un tempo ormai a loro lontano.

Anche attraverso gli stornelli di un tempo, accompagnati dalla fisarmonica, gli alunni avranno
l’opportunità di avvicinarsi alla tipicità della musica popolare locale, e allo strumento più presente
nelle famiglie contadine del secolo scorso, ascoltando storie, miti e leggende resi ancor più affascinanti dal canto e dal suono della fisarmonica. In questo contesto i bambini e i ragazzi saranno invitati a partecipare attivamente nel  riproporre storie e ritornelli.

Al termine gli alunni, sollecitando la loro creatività, saranno invitati e riprodurre con un disegno le emozioni provate durante il  laboratorio, o le scene più  significative dei racconti e degli stornelli propostii

 

“Semina e trapianto”

La terra è l’elemento con cui l’uomo ha da sempre mantenuto un legame profondo ed è ciò che gli
permette di provvedere al proprio sostentamento.

Coltivare è una delle attività più antiche dell’uomo.

Eppure molto spesso tendiamo a dimenticarlo e a rilegare il settore agricolo in secondo piano.

Questo laboratorio ha la finalità di avvicinare bambini e ragazzi alla “Madre Terra” nel senso più materiale del termine, tramite attività manuali che li coinvolgono personalmente.

L’agricoltura dovrebbe essere vista come un valore da conservare, ma non solo, anche come aspetto culturale che educa al rispetto dell’ambiente e dei suoi elementi, al saper attendere e al saper accettare
eventuali insuccessi determinati da fattori indipendenti anche dalla volontà di chi opera in questo
settore.

Il Progetto Didattico

Gli alunni saranno invitati a porre in vaso semi (semina) o piantine (trapianto) di fiori e/o ortaggi
con la cura del buon agricoltore o giardiniere.

Contemporaneamente, sarà promosso il senso di responsabilità negli alunni attraverso  l’accudimento del seme o della piantina loro affidata, magari invitandoli a coinvolgere, una volta lasciato il museo, la famiglia e gli insegnanti.

Saranno sollecitati a riflettere insieme sulle buone pratiche  realizzate nell’orto scolastico e sulla
cura e rispetto dell’ambiente per favorire uno sviluppo sostenibile.

Ciò favorirà sicuramente lo sviluppo di un “pensiero scientifico” (saper descrivere, argomentare, ascoltare, riconoscere e mettere in relazione semi, piante, fiori, frutti, porre problemi e  formulare ipotesi e soluzioni, utilizzare un linguaggio specifico.

I bambini e ragazzi potranno  acquisire competenze pratiche nelle attività di semina e trapianto e
favorire lo spirito di cooperazione, assumendosi l’impegno di accudire nel tempo il proprio seme e la propria piantina che a fine  laboratorio porteranno con sé.